Il significato della parola fisioterapia, la sua storia e come si esercita
La fisioterapia, il cui nome prende origine dal greco e significa terapia naturale, è una branca della medicina che si occupa in particolar modo di prevenzione e riabilitazione di pazienti affetti da disfunzionalità motorie, qualunque ne sia la causa. Per raggiungere questo obiettivo un buon fisioterapista è in grado di usare tecniche diverse, volte a portare il paziente al pieno recupero. Tra le tecniche più utilizzate ci sono la massoterapia, la terapia posturale, la terapia fisica, la manipolazione e la chinesiterapia, per citarne solo alcune. La fisioterapia ha una storia molto antica: sembra che medici quali Ippocrate e Galeno fossero essi stessi fisioterapisti e proponessero ai pazienti trattamenti quali massaggi e idroterapia già nel 480 a.C. In seguito, nel diciottesimo secolo, quando si sviluppò l’ortopedia, sembra che la gotta fosse curata con esercizi fisici sistematici delle articolazioni. Le prime testimonianze documentate della fisioterapia come la intendiamo noi si trovano a cavallo tra fine Settecento e inizio Ottocento, grazie al francese Clément Joseph Tissot (1780) e allo svedese Pehr Henrik Ling, padre della "ginnastica svedese", che fondò nel 1813 il "Royal Central Institute of Gymnastics" (RCIG) per massaggi, manipolazioni ed esercizi. Nel Novecento si approfondirono studi e applicazioni della fisioterapia, che ebbe un ruolo importante, per esempio, nel recupero dei malati di poliomelite. Per diventare fisioterapisti, in Italia, bisogna essere laureati in Fisioterapia ed essere quindi dottori in Fisioterapia o aver conseguito un titolo equipollente. Ci sono molte facoltà in Italia e sicuramente merita di essere menzionata la facoltà di fisioterapia a Verona per la sua professionalità e il livello molto alto degli insegnanti. Solo in questo modo è possibile esercitare la professione, in via autonoma o in team con altro personale sanitario. Il fisioterapista è libero di esercitare il suo lavoro in ambito pubblico o privato, come libero professionista o dipendente presso ospedali o cliniche, presso servizi di riabilitazione, presso servizi di assistenza domiciliari, presso centri di ricerca, ospizi, scuole, università, industrie, centri di fitness e associazioni sportive. Un trattamento fisioterapico può avere scopi diversi a seconda del paziente, del suo quadro clinico generale, ma anche del suo stato psicologico, emotivo e sociale. Per questo il dialogo tra paziente e fisioterapista è fondamentale per la buona riuscita di un percorso. Ciascun paziente ha una sua storia e proprio per questo ogni programma deve essere condiviso, personalizzato e studiato tenendo presente le specificità di ogni situazione. La fisioterapia può essere utilizzata quindi per annullare o ridurre il dolore presente in una parte del corpo, oppure per normalizzare le strutture neuro-muscolo-scheletriche che possono presentare sintomi o disfunzioni, o per riabilitare una funzione di una parte, che magari si è persa per via di un’operazione o un incidente.